Cos’è l’iperglicemia? Quali effetti può avere sul nostro organismo? E quali sono gli organi maggiormente a rischio? Scopriamolo insieme.
In sintesi, per iperglicemia si intende un livello di glucosio nel sangue superiore a quello standard.
Nel dettaglio, cerchiamo di capire cosa significa esattamente.
Dopo aver effettuato un pasto, specialmente se contenente carboidrati, è normale che la glicemia superi i suoi livelli normali, ma si possono verificare vari casi a seconda delle condizioni, se la quantità di carboidrati del pasto è stata molto alta, allora la glicemia raggiungerà valori più elevati.
Inoltre, se prendiamo in considerazione una persona con una sensibilità insulinica più bassa della norma, o addirittura diabetica, allora anche con quantità di carboidrati moderate la glicemia raggiungerà un valore molto elevato, e tale valore impiegherà più tempo per tornare al livello standard.
Gli effetti dell’iperglicemia
L’aumento della glicemia a valori elevati dopo i pasti non è un fattore che passa inosservato nell’organismo. Ogni volta che si verifica, infatti, provoca determinati danni metabolici, la cui entità dipende dalle caratteristiche di ogni individuo.
Prima di tutto, ricordiamo che alti valori di glucosio nel sangue stressano pancreas e fegato e favoriscono l’aumento del grasso corporeo. Oltre ciò, l’iperglicemia causa altri gravi danni nell’organismo, che sono a carico soprattutto delle pareti interne delle arterie di tutto l’organismo, portando col passare del tempo ad un aumento dell’infiammazione di tali pareti, le quali di conseguenza perdono elasticità e tonicità, fino alla comparsa dell’arteriosclerosi, una patologia infiammatoria cronica che può causare la formazione di placche ateromatose nei vasi sanguigni.
Quali sono gli organi più colpiti dall’iperglicemia?
Gli organi più colpiti sono le coronarie del cuore, le piccole arterie del cervello, i reni (a livello dei piccoli vasi renali), e gli occhi (a livello delle piccole arterie della retina).
Di conseguenza, possono nascere molti problemi, come patologie cardiovascolari, patologie neurologiche (ictus cerebrali, malattie neurodegenerative), insufficienze renali e danni alla retina. Inoltre, l’iperglicemia favorisce l’iperproduzione di colesterolo, aumentando quindi i livelli di colesterolo LDL (colesterolo cattivo) dell’organismo, con tutti i problemi derivati da questa condizione.
Il nostro invito è di non sottovalutare l’iperglicemia. Del resto, ci sono tanti modi per controllarla. Spesso basta, davvero, poco per prevenire.